VENTI DOLCI, VENTI AGRI. In cammino dall’Ucraina

Un viaggio tra ricordi, emozioni e rinascita.
Con la sua mostra Venti dolci, venti agri, Viktoriia Sabelnykova ci accompagna in un percorso che unisce il cammino dall’Ucraina all’Italia a quello più profondo e intimo dentro di sé: tra le ferite della guerra e la forza di ricominciare, tra la dolcezza degli incontri e l’asprezza delle perdite.
Arrivata in Italia come rifugiata, Viktoriia è stata accolta a Livorno grazie al progetto SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione, promosso dal Ministero dell’Interno e realizzato dal Comune di Livorno insieme alla Fondazione Caritas Livorno.
Il SAI non è solo un luogo di accoglienza, ma un percorso di vita: qui ogni persona trova ascolto, sostegno e la possibilità di costruire un nuovo inizio. Dalla lingua al lavoro, dalla casa all’inclusione nella comunità, l’obiettivo è uno solo — restituire dignità, autonomia e speranza.
È in questo contesto di solidarietà e collaborazione tra istituzioni e terzo settore che il talento di Viktoriia ha potuto sbocciare.
Grazie alle lezioni d’arte nello studio dell’artista Pamela Marinelli, Viktoriia ha trovato nell’arte un linguaggio per raccontarsi, trasformando il dolore in bellezza, la memoria in colore, la fragilità in forza.
Le sue opere sono pagine di un diario visivo che parla di viaggio, identità e rinascita.
Ogni disegno è un respiro, un vento che porta con sé storie di perdita e di speranza, e ci invita a riflettere sul potere dell’arte come ponte tra le persone, come luogo in cui le ferite possono diventare fiori di luce.